24 Giugno 2015 - Una grande festa della solidarietà

Ospiti intervenuti dall’India, dal Libano, dal Burkina Faso, dal Congo, dalla Spagna, da tutta Italia, non hanno voluto mancare all’appuntamento del decennale degli accordi sindacali che hanno costituito il Fondo Nazionale del settore del credito per progetti di solidarietà, che il 5 luglio 2011 ha deciso di devolvere alla neonata Fondazione Prosolidar onlus, la prosecuzione delle attività.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui va il nostro deferente ringraziamento ha inviato una lettera al Convegno gratificando Prosolidar della Medaglia del Presidente, per il lavoro svolto.

La Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha inviato un breve e toccante messaggio augurale al convegno, richiamando la sua esperienza diretta con Prosolidar, avuta come portavoce dell’Alto Commissario per i Rifugiati. La ringraziamo per la sua gentile lettera.

Obiettivo del convegno: sostenere ulteriormente le attività delle ONG attraverso una moltiplicazione in Italia e all’estero del modello Prosolidar.

Non volevamo “celebrare” Prosolidar .

In dieci anni abbiamo lavorato in silenzio e continueremo a farlo.

Il Convegno è stato aperto dai rappresentanti delle parti sociali che hanno sottoscritto gli accordi contrattuali, Giancarlo Durante ed Agostino Megale, che nei loro interventi hanno richiamato il percorso e la sfida comunemente presa pe runa iniziativa che non aveva nessun precedente nella storia delle relazioni industriali in Europa e nel mondo. La cultura contrattuale del settore ha reso possibile la definizione di un accordo innovativo, su un campo inesplorato. Entrambi hanno dato un giudizio molto positivo ed incoraggiante circa i risultati ottenuti, in un arco temporale relativamente breve.

Non abbiamo fondato Prosolidar per altri motivi. Unica meta sostenere i progetti coerenti con il nostro mandato, attuare lo statuto che, come richiamato nel suo importante ed intenso intervento dalla Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, che seppur impossibilitata per motivi istituzionali a partecipare, non ha voluto mancare all’appuntamento, inviandoci quello che avrebbe volentieri detto e che pubblicheremo integralmente.

Art 3 dello statuto Fondazione Prosolidar “Nel rispetto dei principi culturali ed etici del pluralismo, della cooperazione e della pace tra i popoli, della giustizia e della solidarietà e in attuazione di una comunità umana fondata sui valori della fraternità e dell’eguaglianza, sul rispetto dei diritti umani e sociali, la Fondazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale”.
Dunque la realtà associativa di Prosolidar ci parla di un
esperienza unica in Italia, che le istituzioni tutte devono essere in grado di trasformare da buon esempio a reale modello di riferimento.


Il modello Prosolidar è l’unica esperienza al mondo di una Fondazione che nasce per contratto collettivo di lavoro ed è promossa e gestita dalle parti sociali.
Per promuovere e sostenere iniziative a favore delle popolazioni in difficoltà, in particolare dei paesi in via di sviluppo, per sostenere la collettività, la ricerca, la formazione dei cittadini in campo sociale, educativo, assistenziale, sanitario, professionale. Valeria Fedeli conclude il suo messaggio così: “Per questo noi parlamentari abbiamo l’altro compito di proteggere e promuovere la solidarietà come valore fondante delle nostre azioni per il futuro dell’umanità. Di questo valore Prosolidar ne è esempio unico, per questo è auspicabile che possa diventare un modello per tante altre realtà del mondo del lavoro”

Il Ministro Giampiero Cantini DG del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione ha detto:” Prosolidar è una best practice, anticipa il modello di sinergie che la nuova legge sulla cooperazione individua come nuovo orientamento generale”. Un riconoscimento inatteso e gradito. “La realtà ricchissima del mondo del volontariato, dell’associazionismo delle ONG in Italia aveva bisogno di un quadro di riferimento nuovo, nel quale il “sistema” cooperazione dell’Italia, attraverso la partecipazione di tutte le sue componenti, definirà modelli operativi, collaborazioni e sostegni indispensabili per la realizzazione di obiettivi plurimi ma anche comuni. Il Governo aumenterà le risorse disponibili per la cooperazione internazionale, continuando a sostenere con specifici progetti temi di estrema importanza come l’immigrazione, gli aiuti allo sviluppo, che compongono i tasselli di un mosaico di una nuova politica di attenzione verso i Paesi a noi prossimi per vicinanza o per cultura.”

Luca Visentini, segretario generale designato della Confederazione Europea dei Sindacati, chiudendo il suo intervento in video ha detto: “Sono rimasto impressionato dalla quantità e dalla qualità delle iniziative di Prosolidar. Due aspetti di questa esperienza sono di grande importanza: Prosolidar nasce dal dialogo sociale e viene inserita nel Contratto collettivo nazionale di lavoro. In Europa assistiamo ad attacchi al diritto alla contrattazione e questo rende ancora più rilevante questo esempio”. In conclusione: “ Alla domanda che mi è stata posta da Edgardo Iozia- che ringrazio per il suo impegno- se il modello è replicabile rispondo con assoluta certezza, sì e nel prossimo Congresso di fine settembre della CES, uno dei temi che tratteremo sarà proprio il cambiamento nell’azione del Sindacato in Europa, che dovrà trovare nuovi orizzonti e nuove azioni. Il modello di Prosolidar s’iscrive di diritto in questo cambiamento

In più di un intervento al Convegno è stato sottolineato il coraggio di Prosolidar nell’aver sostenuto iniziative ed organizzazioni impegnate nelle attività di aiuto agli immigrati in momenti nei quali tutto consigliava a non impegnarsi.

Laurens Jolles, responsabile UNHCR per il Sud Europa, ha ricordato i tanti progetti svolti insieme in aree caratterizzate da guerre , come il Sud Sudan, l’Irak, il Mali, la Costa d’Avorio, il Pakistan, l’Ecuador in zone dove il rapporto dei rifugiati con le popolazioni locali è particolarmente difficile.

Insieme con loro, con gli altri nostri partner, con le istituzioni locali e centrali, vogliamo continuare semplicemente a fare quello che sentiamo non come un atto coraggioso, ma semplicemente come il nostro dovere.

Una testimonianza di come sia possibile fare il proprio dovere con umanità e vera solidarietà è stata portata lo scorso 24 giugno dal Contrammiraglio Massimo Vianello, comandante dell’operazione “Mare Nostrum”. 150.000 vite salvate, di cui oltre 90.000 dalla Marina Militare, le altre da tutti gli altri naviganti, non hanno bisogno di ulteriori commenti.

I nostri marinai si sono comportati esemplarmente, con umanità e fratellanza verso le migliaia di persone che ancora oggi, giornalmente, cercano rifugio, affrontando rischi enormi.

Questa è l’Italia che amiamo e che vogliamo che trovi adeguati riconoscimenti ed apprezzamenti per lo splendido lavoro. Grazie a voi tutti!!

Tornando alla meravigliosa mattinata passata insieme, abbiamo ascoltato tanti interventi, tutti molto emozionanti.

La parte dedicata ai nostri amici nel mondo è iniziata con un intervento di S.E. il cardinale Raffaele Farina, salesiano, bibliotecario emerito della Biblioteca Vaticana. Egli con parole molto semplici e toccanti ha voluto personalmente ringraziare la nostra Fondazione per aver aiutato la Biblioteca a riaprire il magnifico salone sistino, dividendo, con una porta adeguata ai luoghi, il salone dai Musei Vaticani. Ha voluto anche ricordare la recentissima inaugurazione della scuola ENAM di Haiti, dove hanno perso la vita 500 giovani e alcuni missionari, per il disastroso terremoto. Alla presenza del primo ministro di Haiti, con le massime autorità civili e religiose del Paese, con oltre 800 allievi presenti, la cerimonia è stata molto bella. Prosolidar ha restituito alle ragazze e ai ragazzi una scuola bellissima….Ne parleremo in un prossimo articolo.

Un panel di personaggi di primissimo piano nei loro Paesi: Blandine Sankara Presidente di Yelemani e rappresentante di Prosolidar in Burkina Faso, sorella minore dell’ex Presidente della Repubblica del Burkina Faso, ha introdotto il progetto di Sovranità e Serenità alimentare. Un gruppo di donne vulnerabili sta sperimentando un modello di agricoltura innovativa e biologica, combinando le antiche metodologie di coltivazione con i moderni strumenti di contenimento degli attacchi invasivi di piante ed animali di natura biologica. La Serenità alimentare è una strategia inventata e promossa da Prosolidar, che combina i fattori della crescita sostenibile, con il miglioramento progressivo della quantità e qualità delle produzioni. Un programma integrato tra Sicurezza, Sovranità e Salute alimentare.

Il dottor Samir Chaudhuri, India, fondatore del CINI, ha illustrato i magnifici risultati ottenuti col Nutrimix, un integratore naturale per combattere la denutrizione che colpisce milioni di bambini nel mondo, il progetto, sostenuto da Prosolidar, è stato scelto come progetto pilota dal Ministero della salute indiano. Una buona notizia!

Fiorella Mannoia, artista di fama mondiale, che dedica moltissime energie a tanti progetti nel mondo, impegnatissima nella preparazione della tournée estiva, è intervenuta presentando il progetto che in Brasile l’associazione Axé, su iniziativa di un italiano sta realizzando con i ragazzi delle favelas, strappandoli alla strada e mettendoli su un palcoscenico a suonare, cantare e ballare. L’arte come alternativa concreta, che offre anche un lavoro, al degrado, alla criminalità e alla prostituzione. Prosolidar sostiene un progetto analogo in Italia, a Milano, ove certo non ci sono favelas, ma i rischi per i ragazzi sono molto alti.

Il dr Assaad Khaled, Fondatore di Auxilia Libano, ci ha portato il saluto dalla terra dei Cedri, dove Prosolidar è presente fin dall’inizio della sua attività, con un progetto di reinserimento di orfani dagli Istituti nelle famiglie di provenienza. L’assoluta mancanza di mezzi, costringeva le famiglie ad affidare i loro figli, per garantire loro una istruzione. Assad ci ha parlato anche del dramma dei rifugiati in Libano. 1.300.000 su 4.000.000 di abitanti, come se in Italia arrivassero contemporaneamente 20.000.000 di abitanti! Una situazione insostenibile e la comunità internazionale è sorda e cieca a quanto sta avvenendo nel mondo. Il Libano come tanti altri Paesi del Sud del mondo, che ospitano la maggior parte dei rifugiati, riceve aiuti irrisori.

Anche di questo ne parleremo sui nostri media.

Apre la parte riservata alle ONG Italiane, Barbara Monachesi, operatrice di Apeiron in Nepal. Avevamo appena lasciato da poche ore il Nepal, che il tremendo terremoto si è abbattuto sulla capitale e sui villaggi dei questo meraviglioso Paese. Il terremoto si è sentito in India e in Bangladesh per la sua potenza. Barbara ha dormito con i suoi figli in strada per alcuni giorni, ciononostante, si è subito attivata per organizzare i primi aiuti arrivati da Prosolidar. Tende per il primo ricovero, acqua, cibo, coperte, medicine, vestiti, questi i primi acquisti addensati in zone impervie e lontane dalla capitale, ove si sono ammassati la maggior parte degli aiuti. Il valore aggiunto di avere sul posto una persona ed una organizzazione che conosce benissimo il territorio, ha consentito di raggiungere per sentieri impervi villaggi abbandonati a sé stessi. Un lavoro magnifico che è stat riconosciuto dalle autorità nepalesi, affidando ad Apeiron la responsabilità di curare gli interventi in una intera provincia. Grazie di cuore per lo spirito di abnegazione. Barbara sarebbe potuta rientrare subito con le sue figlie in Italia. Ha preferito dedicarsi alla “sua” gente! Un grande grazie da tutti noi!

Un altro caro amico di Prosolidar, Roberto Nardecchia, Direttore ed anima della scuola mini-basket dell’Aquila, ha ricordato l’esperienza vissuta e le “tribolazioni” burocratiche passate per ottenere tutti i permessi per la costruzione dello splendido PalaAngeli – Prosolidar, che con grande affetto ha voluto dedicare a tre allievi scomparsi nel terremoto, Davide e Matteo Cinque ed Ezio Pace e a Prosolidar, sostenitrice non solo finanziaria del progetto, assieme a tantissime persone e a molte organizzazioni.

Due storie parallele ed incrociate dal dramma del terremoto, l’Aquila Haiti e Katmandu legate indissolubilmente da un filo rosso di dolore e di distruzione. Non ha importanza il numero delle vittime. A Haiti, la vita sta lentamente riprendendo, i segni del terremoto del 2010 sono tutti lì. A l’Aquila la ricostruzione procede lentamente, il Centro storico, ancora inagibile, e sono passati 6 anni. Prosolidar continua a sostenere l’attività della Scuola, uno dei più begli esempi della ricostruzione, faticosa, lenta piena di ostacoli della bellissima perla dell’Appennino.” Senza paura” è il motto della Scuola e la caparbietà unità alla capacità di superare gli ostacoli sono gli ingredienti che hanno permesso la realizzazione di questa opera. Grazie davvero… e pensare che eravamo perplessi nei giorni immediatamente successivi al terremoto di finanziare una attività sportiva…poi grazie a Roberto ne abbiamo capito l’importanza!!!

Cecilia Strada, Presidente di Emergency, ha voluto ricordare il rapporto antico che ci lega a loro, dai tempi della costruzione della maternità di Anabah in Afghanistan, al premio Teresa Sarti Strada, in onore della fondatrice di Emergency, all’ospedale che inizieremo a costruire in Uganda a Entebbe. Prosolidar con i fondi destinati alla costruzione dell’ospedale è il primo finanziatore in assoluto della storia di Emergency. Abbiamo visto nascere il progetto degli ospedali di eccellenza in Africa, che si propone di portare i servizi sanitari di migliore qualità nelle zone più povere dell’Africa. E’ stato in un incontro a Roma con Gino e Teresa Strada, di ritorno dal viaggio nel quale avevano posto le premesse per il protocollo di cooperazione tra 10 Stati Africani. Dopo il bellissimo ospedale cardiochirurgico Salaam di Khartum, il nuovo ospedale pediatrico a Entebbe! Anche di questo parleremo a lungo. Emergency è stata molto impegnata nel suo ospedale in Sierra Leone per l’emergenza Ebola. I primi due e finora unici casi d’infezione sono stati avuti da due operatori di Emergency, fortunatamente entrambi conclusi felicemente.

Don Dante Carraro, direttore di Medici per l’Africa- CUAMM, altrettanto impegnata nella lotta all’Ebola in Sierra Leone, ha mostrato un’altra faccia della presenza delle ONG sul campo. Don Dante, medico del CUAMM opera in una zona all’estrema periferia del Paese. Prosolidar sostiene il Cuamm in Sud Sudan, ha acquistato un 4x4 per le esigenze dell’ospedale di Pujam, un avamposto che ha saputo contenere ed isolare il terribile virus in Sierra Leone. Prosolidar ha continuato a più riprese a sostenere la lotta di Medici con l’Africa, inviando aiuti per l’acquisto di medicine e di attrezzature indispensabili.

Tommy Simmons, fondatore e direttore di Amref-Italia, medico anche lui, ha introdotto il lavoro che da anni la sua organizzazione, come molte altre, nata per un incontro fortuito, durante un viaggio in Africa, sta conducendo con importantissimi risultati. Sud Sudan, Kenia ed ora Etiopia i Paesi nei quali l’attività di Amref, rivolta ai temi della salute e del benessere delle persone, insieme a fondazione Prosolidar sta realizzando. Tommy Simmons, nel ringraziare la nostra Fondazione per il sostegno e la vicinanza, ha ricordato come Amref-Italia crede al modello della condivisione lavoratori-imprese. Purtroppo i risultati sperati, con l’iniziativa Comitato un’ora, rivolto ai lavoratori e alle loro aziende, tardano a venire. La solidarietà condivisa tarda a decollare in Italia e pertanto l’esempio di Prosolidar ha caratteristiche di straordinaria efficienza.

Paola Crestani, Presidente del CIAI, il Centro Italiano aiuti all’infanzia, specializzato nell’assistenza alle famiglie per le adozioni internazionali, ha allargato gli orizzonti della sua attività, grazie anche al sostegno di Prosolidar, “una Fondazione” ha detto Paola Crestani “che non si limita ad un sostegno economico, indispensabile per il sostegno ai progetti, ma che interagisce con i propri partner e il CIAI si è avvalso di questo partenariato, per migliorare l’efficienza delle sue iniziative.” I rapporti continui e molto stretti, hanno recentemente portato all’approvazione di un nuovo progetto in Tailandia per sostenere i minori vulnerabili di quel meraviglioso Paese. ”

Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera,  Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" ha ricordato che è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Conta più di 1500 associazioni aderenti. Nel suo appassionato e a volte vibrante intervento, Don Ciotti ha voluto con la sua presenza, non solo onorare la collaborazione che si sta sviluppando da alcuni anni, ma testimoniare il comune impegno di Libera e Prosolidar nel sostegno alla cooperativa intitolata a Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” assassinato dalla mafia il 21 settembre 1987. La lotta alle mafie in Italia assume anche il volto della lotta alla corruzione, altro fronte caldo nel quale occorre profondere molte energie e richiamare tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche, il Governo, il Parlamento, le autorità locali la magistratura a fare fino in fondo il proprio dovere. La lotta per la legalità deve vedere schierati i cittadini nel quotidiano, e i più esposti vanno adeguatamente protetti. Le cooperative aderenti a Libera hanno visto i loro terreni devastati, i loro alberi bruciati, le stesse vite dei cooperanti a rischio. Nessuno si è mai tirato indietro! Grazie anche alla rete di solidarietà e di sostegno che si è creata intorno a queste esperienze di cittadini per la legalità, che può offrire anche una opportunità di un lavoro onesto e giusto, come quello svolto sulle terre sequestrate alla mafia. Prosolidar e Libera, dal mondo della finanza un messaggio forte!

Grazie Don Ciotti per aver contribuito con il tuo intervento a suscitare forti emozioni in tutti i presenti!

Paolo Ferrara, responsabile della comunicazione di Terre des Hommes Italia, in un breve ed intenso intervento, ha parlato delle iniziative svolte insieme, ma soprattutto del sostegno “coraggioso” ottenuto da Prosolidar su temi caldissimi, come quello del sostegno giuridico ai minori immigrati a Lampedusa e delle attività svolte in loro favore in Sicilia. Uno dei primissimi progetti realizzati insieme è stato l’acquisto e la ristrutturazione in Colombia della sede del Caps, che abbiamo visitato, un’organizzazione attiva per la lotta alla violenza e alla tortura. Paolo ha posto l’accento sul comune impegno in favore dei minori in Italia.

Silvia Parente, Presidente ed Alberto Benchimol segretario generale della Fondazione Silvia Rinaldi, in un intervento a due voci, hanno voluto presentare la grand importanza che riveste la pratica sportiva per i disabili. Alberto, medaglia d’oro paraolimpica e maestro di sci per i disabili è un ottimo esempio per i ragazzi che frequentano i suoi corsi di come lo è Silvia, non vedente ma praticante sportiva. Lo sport rende i ragazzi più forti ed autonomi, dà loro fiducia in sé e aumenta enormemente la capacità di integrazione con i coetanei normodotati. Un ottimo lavoro che sicuramente continuerà per i grandi risultati acquisiti.

Cesare Moreno, Presidente di Maestri di Strada una organizzazione che ha fatto del recupero dei giovani a rischio, attraverso la cultura. Un approccio non paternalistico, ma molto inclusivo, in realtà di emarginazione e degrado nelle periferie delle grandi città come Napoli, ma anche in centri al Nord, adottando metodologie di contrasto all’abbandono scolastico efficienti ed efficaci. L’incontro con Prosolidar ha consentito a Maestri di Strada di avviare nuovi percorsi, di poter dedicare tutte le energie alla stabilizzazione e al rilancio della ONG più amata a Napoli, quella che si confonde nei bassi, negli slums del territorio, per dedicarsi ad una opera veramente meritoria. Prosolidar e Maestri di strada camminano insieme. Per far capire lo spirito di Maestri di Strada basta questa bellissima frase di Carla Melazzini nel suo libro: “Insegnare al principe di Danimarca”, “Dalla crepa di un muro in rovina può sbocciare un fiore meraviglioso”. Questi sono i Maestri di Strada, abbiamo appreso molto da loro. Grazie ancora!!

Vincenzo Varazi, operatore ed anima “irrequieta” della ONG Seson@rose>, ha voluto raccontare di come dall'incontro di un sogno bello con una Fondazione come Prosolidar, si potessero concretizzare iniziative molto importanti, come i 100 pozzi in Mali e la realizzazione di dieci laghi, uno dei quali intitolato proprio a Prosolidar. Il lago dei coccodrilli, ritornati nel Pays Dogon che vivono in simbiosi con gli agricoltori che hanno reso una valle deserta in un incredibile giardino pieno di colori e di profumi, contribuendo alla Serenità alimentare di quelle popolazioni.

Nata anche essa per caso, l’associazione Seson@rose, opera prevalentemente nel “Pays Dogon”, una popolazione antica del Mali, nel municipio di Kani Bonzon. Quando si condivide con una persona l’hotel “a mille stelle”, cioè un sacco a pelo sotto una splendida volta stellata, o un ottimo montone, sacrificato per te al villaggio e consumato alla luce della luna, allora capisci fino in fondo il valore della amicizia fraterna! Grazie caro Vincenzo!

Il Parlamento, il Governo italiano, la CES, hanno voluto con i loro interventi, testimoniare il loro incoraggiamento ed il loro impegno ad aiutarci a diffondere il messaggio di Prosolidar.

I nostri partner hanno tutti indistintamente valorizzato questo messaggio:

Il mondo del lavoro, la realtà viva della società civile, può ancora fare molto. Dalle lavoratrici e dai lavoratori del credito e dalle loro aziende parte un messaggio forte e chiaro a tutti in Italia e nel mondo. Con un piccolissimo contributo si può fare moltissimo.

Abbiamo intitolato il nostro 25 Aprile: “Festa della liberazione…dall’indifferenza”. L’Italia è un Paese che ha conosciuto e continua a conoscere povertà, degrado sociale, emigrazione, oggi in particolare dei nostri figli. Un Paese che ha conquistato con lotte durissime la libertà e la democrazia. Occorre ritrovare lo spirito fondante della nostra Repubblica, che portò a scrivere una delle più belle e ricche Costituzioni, che ha lottato contro il terrorismo di ogni matrice, che ha saputo trovare sempre la difesa dei valori di solidarietà, accoglienza e umanità che la contraddistinguono tra i popoli.

Oggi questa memoria è offuscata dai “cattivi maestri”, da coloro che nella società nella politica, strumentalizzano ed esasperano legittime preoccupazioni, in nome di una “purezza” della razza che non ci è mai appartenuta.

Prosolidar s’impegnerà ancora di più per difendere e diffondere i valori più nobili, che quotidianamente, senza clamore, tante donne e tanti uomini praticano verso la parte più debole ed indifesa. Migranti, Comunità Rom, anziani, disabili, ammalati, donne vulnerabili, bambini a rischio. Tutti coloro affetti dalla più grave delle povertà, quella dei diritti umani!

Cittadine e cittadini scomparsi dall’agenda della politica, isolati dall’egoismo e dall’indifferenza, attaccati violentemente per il colore della loro pelle, per la loro religione, per il loro genere. Abusati e violentati.

Prosolidar e tutte le organizzazioni impegnate sul campo insieme con noi sono e saranno al loro fianco.

Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Prosolidar è orientato ad assumere un’importante iniziativa per sottolineare il valore dell’accoglienza e il grande abbraccio solidale che migliaia di persone in Italia, specialmente al sud (47% del totale dei 67.128 distribuiti nei diversi centri, di cui 14.000 solo in Sicilia) offrono quotidianamente a queste persone.

A livello internazionale l’UNHCR istituisce annualmente un premio, giunto alla sua sessantesima edizione, per riconoscere l’impegno delle organizzazioni o dei singoli che si sono particolarmente distinte nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione.

Il premio è intitolato a Fridtjof Nansen, medico norvegese, il primo Alto Commissario per i Rifugiati dal 1920 al 1930, Nobel per la pace nel 1922. Diede ai rifugiati una identità, inventando il passaporto Nansen, per tutti coloro che non avevano un documento legale di identità, un enorme problema che risolse con una soluzione semplice. Il passaporto fu emesso per oltre 450.000 persone e tra gli altri lo utilizzarono Aristotele Onassis, Marc Chagall ed Igor Srtavinsky.

Stiamo studiando la possibilità di istituire il Premio Nansen-Italia, destinato a persone o a organizzazioni che si siano particolarmente distinte nel sostegno ai rifugiati.

Questo è uno dei tanti frutti del convegno, forse il più bello!

Nei prossimi giorni entreremo nel merito. Oggi più che mai bisogna avere il coraggio di opporsi alla marea montante di avversione e di barbarie di ritorno. Noi lo abbiamo già fatto in passato e continueremo a farlo nel futuro.

Un Convegno che ha offerto a tutti i partecipanti una bellissima occasione di conoscere realtà molto diverse tra loro, tutte impegnate con passione e dedizione al bene degli altri. Volevamo lanciare un messaggio positivo, senza nessuna arroganza, per moltiplicare gli sforzi per sostenere in Italia e nel mondo le attività delle nostre ONG, portatrici di valori forti presenti nella nostra società, costruttori di pace e comprensione tra i popoli. Credo che ci siamo riusciti.

Ci impegneremo perché questo accada. Per il momento siamo molto soddisfatti di come la nostra Fondazione sia percepita dal mondo esterno. Una bella e unica esperienza che vogliamo moltiplicare e diffondere!

Di seguito alcune foto del Convegno.