Tragedia nell’asilo di Al Sahila - Yemen

Tutto questo è stato realizzabile fino alla fine di marzo 2015, quando è scoppiata una guerra scellerata che Saudi Arabia, alla guida di una coalizione di altri Paesi Sunniti, ha unilateralmente dichiarato alla Repubblica dello Yemen.

Dal 26 marzo di un anno fa gli aerei Sauditi hanno cominciato a bombardare Sana’a  ed altre città dello Yemen, senza alcun riguardo alla natura degli obbiettivi. Sono stati bombardate abitazioni, mercati, scuole, ospedali (compresi due gestiti da MSF), infrastrutture, fino a mettere completamente a terra il Paese.

Tra gli obbiettivi colpiti in modo indiscriminato ed incomprensibile, c’è stato il nostro asilo ed i bambini , una ventina,che in quel momento si trovavano all’interno della scuola.

Ho ricevuto una documentazione fotografica, straziante, dei corpi dei bambini uccisi dalle bombe.

Mi creda avvocato, immagini orribili che non possono essere giustificate da nulla, se non dall’odio cieco e disumano di chi, in nome di una religione utilizzata in modo strumentalmente blasfemo, ritiene di potersi arrogare il diritto di sterminare una popolazione civile.

I morti, in un anno, sono stati circa diecimila, in maggioranza popolazione civile, donne e soprattutto bambini; pochi i combattenti.

E’ stata colpita la città vecchia di Sana’a, spettacolare patrimonio dell’Unesco, villaggi antichi ed isolati sulle montagne, campi coltivati, i bacini di acqua potabile.

Lo Yemen è in ginocchio, senza viveri, acqua, carburante e quindi elettricità, assistenza medica, e da Nord a Sud i bombardamenti continuano giornalmente, nella totale indifferenza dell’opinione pubblica e della stampa internazionale ed italiana.

Abbiamo avuto la fortuna di vivere un tempo bello e d aver fatto sorridere un bel po’ di bambini!

Grazie per la sua telefonata. Cordiali saluti

Alberto Angelici"

Abbiamo ritenuto di dover accogliere il consiglio del professor Angelici e non pubblicare immagini.