Approccio Integrato per la Prevenzione e la Cura dell’HIV/AIDS

Dati generali progetto

Anno: 2012
Paese: Burkina Faso
Località: Ouagadougou
Associazione: CIAI – Centro Italiano Aiuti all'Infanzia
Valore del progetto: € 237.439,00
A carico di Prosolidar: € 99.461,35
Percentuale finanziata: 41,89%


SITO WEB: www.ciai.it

Obiettivo

Contribuire alla riduzione dell’impatto della pandemia di HIV/AIDS sui bambini nella Provincia del Kadiogo-Burkina Faso

Destinatari

Bambini di mamme sieropositive e le mamme stesse

Descrizione Progetto

Il presente progetto risponde prioritariamente alla necessità di fronteggiare l’epidemia HIV-AIDS in ambito pediatrico in Burkina Faso, intervenendo sulla trasmissione verticale madre-bambino.

Il progetto ha identificato i seguenti problemi:

  • L'insufficiente copertura dello screening delle gestanti.
  • L'insufficiente applicazione del protocollo di PTMB (Prevenzione della Trasmissione da Madre a Bambino).
  • La gestione medica del paziente pediatrico HIV+ non dispone ancora di una versione completa di linee guida e di moduli per la formazione del personale.
  • L’equipe locale non è ancora autonoma nella gestione del paziente pediatrico HIV+.
  • Il numero di bambini HIV+ rischia rapidamente di superare la capacità da parte delle strutture di fornire cure adeguate.
  • La comunicazione dello stato di sieropositività e delle implicazioni all’adolescente è ancora nulla o insufficiente.
  • L’Associazione "Aide-moi à être mère" (AEM) necessita di essere rinforzata sotto l’aspetto tecnico e gestionale.
  • Da un punto di vista generale (sociale e ambientale), il progetto permetterà di :
      • Fornire un importante sostegno scientifico e metodologico alla comprensione del meccanismo di trasmissione dell'HIV madre - bambino
      • Abbassare il tasso di mortalità infantile nei bambini HIV+ a meno del 60% e di trasmissione da madre a bambino sotto il 4%
      • Fornire sostegno psicologico/psicosociale ed economico alle donne che si trovano a convivere con una diagnosi di sieropositività e che vivono in uno stato di esclusione sociale, economica e culturale
      • Attivare un programma di sostegno per i figli delle donne sieropositive sottoposte alla terapia ARV
      • Offrire agli adolescenti sieropositivi un sostegno psico-sociale

Quindi, il progetto si concentra essenzialmente sulla ricerca scientifica e metodologica per limitare i danni della trasmissione dell’HIV da madre a bambino e dunque abbattere i tassi di mortalità infantile causati dal virus, sulla formazione del personale medico e paramedico, sul rafforzamento tecnico e gestionale dell’associazione AEM che segue le pazienti dal punto di vista socio-psicologico, sull'informazione e la sensibilizzazione dei gruppi a rischio e sulla divulgazione scientifica e metodologica del lavoro svolto.

Conclusioni

Il progetto è terminato con successo, i dati raccolti dimostrano che l’associazione AEM é stata senza dubbio rafforzata grazie all’apporto ricevuto dalla realizzazione del  progetto. Il progetto si é concentrato essenzialmente sulla ricerca scientifica e metodologica per limitare i danni della trasmissione dell’HIV da madre a bambino e dunque abbattere i tassi di mortalità infantile causati dal virus, sulla formazione del personale medico e paramedico, sul rafforzamento tecnico e gestionale dell’associazione AEM che segue le pazienti dal punto di vista socio-psicologico, sull'informazione e la sensibilizzazione dei gruppi a rischio e sulla divulgazione scientifica e metodologica del lavoro svolto. I beneficiari raggiunti nel corso del progetto sono stati molteplici:

  • 109 bambini da 0 a 18 mesi nati da madre HIV+ hanno beneficiato del programma di prevenzione trasmissione madre-figlio presso il Centro Medico San Camillo (CMSC)
  • una media di 155 bambini mese HIV+ >18 mesi sono stati seguiti regolarmente dal punto di vista sanitario dall’ambulatorio pediatrico del CMSC
  • 43 adolescenti HIV+ hanno seguito un percorso di comunicazione del loro stato di sieropositività
  • 261 bambini vittime indirette dell’HIV+ (figli di madri HIV+) sono stati supportati ed inseriti in un programma di sostegno a distanza (SAD)
  • 4.618 donne in gravidanza in visita prenatale presso il CMSC hanno ricevuto counselling pre test e, di queste, un totale di 3.414 donne ha accettato di fare il test
  • 326 famiglie hanno ricevuto un supporto psicologico dall’associazione partner AEM.

Sono stati eseguiti e applicati al 100% i protocolli medico-scientifici nelle attività di screening e follow-up sanitario per garantire una copertura del protocollo PTMB sufficiente ed efficace, la corretta gestione del paziente pediatrico HIV+ con linee guida e moduli di formazione del personale completi e rendere quindi l’equipe locale autonoma. E’ stata garantita una presa in carico integrata a 250 famiglie affette/infette da HIV e le famiglie i cui bambini sono resi socialmente vulnerabili a causa dell’HIV grazie ai gruppi di parola, visite a domicilio dei malati, supporto psicologico e la promozione della scolarizzazione dei bambini delle famiglie affette/infette dall’HIV. E’ stata rafforzata l’associazione AEM per assistere autonomamente i propri utenti per rilevare la gestione e il monitoraggio della componente sociale un volta terminato il progetto.