DA ZERO A 12 MESI. Un progetto di sostegno a famiglie con neonati ed a rischio di esclusione sociale

Dati generali progetto

Anno: 2012
Paese: Italia
Località: Milano
Associazione: Centro di Aiuto alla vita Mangiagalli
Valore del progetto: € 40.131,00
A carico di Prosolidar: € 20.000,00
Percentuale finanziata: 49,84%


SITO WEB: www.cavmangiagalli.it

Obiettivo

Sostenere le famiglie dalla nascita del figlio e fino al compimento dell'anno di vita.

Destinatari

Famiglie con neonati ed a rischio di esclusione sociale

Descrizione del progetto

Il presente progetto è destinato a circa 50 nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico e a rischio di esclusione sociale, con l’obiettivo generale di sostenerli dalla nascita del figlio e fino al compimento dell'anno di vita di quest'ultimo, attraverso interventi strutturati, incrementando il loro livello di benessere. Sostenere i genitori nella fase di transizione alla genitorialità vuol dire infatti sostenere l’intero nucleo familiare, prevenendo l’insorgenza nel bambino di difficoltà e disturbi relazionali, che ne possono compromettere lo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale. Sostenere le relazioni familiari, con particolare riguardo alla relazione madre-bambino.

In particolari le azioni che si intende sviluppare sono:

  • Individuare precocemente le situazioni a rischio evolutivo
  • facilitare l’accesso ai servizi sociosanitari a famiglie che non sarebbero in grado di raggiungere autonomamente le strutture sociosanitarie
  • prevenire fenomeni di esclusione sociale, favorendo il conseguimento dell’autonomia e dell'integrazione del nucleo familiare, attraverso la creazione una rete di supporto
  • ridurre le difficoltà economiche contingenti

Conclusioni

Il lavoro compiuto ha permesso di raggiungere diversi risultati tutti soddisfacenti.

Per i genitori, infatti, si è potuto constatare un incremento delle competenze genitoriali e del senso di autostima, della capacità di cura del figlio e l’utilizzo di una corretta impostazione delle relazioni all’interno del nucleo familiare. La continuità degli incontri con i vari operatori di riferimento e la regolarità degli stessi, è uno degli elementi che ha consentito agli utenti di sviluppare la capacità di mantenere un impegno nel tempo e di costruire una relazione stabile con l’operatore, prerequisito e modello di una modalità di relazione funzionale nei rapporti personali. Tutte le utenti si sono avvalse del servizio di sostegno post partum, ricorrendo anche più volte se necessario alla consulenza dell’ostetrica che ha potuto monitorare lo stato di salute della donna e del bambino, fornire le indicazioni per un corretto allattamento, sostenendo l’allattamento al seno come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e risolvere eventuali situazioni problematiche per la salute della madre o del piccolo. Per cinque utenti, invece, si è reso necessario il colloquio per la rilevazione precoce di sintomi di depressione post partum, il sostegno psicologico offerto dal centro già durante il periodo della gravidanza è servito a far arrivare al parto le donne in maniera più consapevole. Sedici utenti si sono avvalse della consulenza ginecologica per il controllo post partum presso la struttura del Consultorio familiare Genitori Oggi, molte di loro si erano rivolte agli stessi ginecologi durante la gravidanza, e pertanto avevano già instaurato con essi una relazione fiduciaria che è proseguita nel delicato periodo del post partum. Diciasette utenti, la cui situazione complessiva risultava multiproblematica, si sono potute avvalere della consulenza delle assistenti sociali, che quando necessario hanno lavorato in rete con i servizi sociali di zona del Comune di Milano. Per quanto concerne i bambini si è riscontrato un corretto sviluppo psicomotorio degli stessi, ed un miglioramento delle condizioni di salute derivate anche da una nutrizione adeguata.