Il progetto di propone di riattivare la falegnameria esistente, ma in disuso, all’interno del Casa Circondariale di Regina Coeli. Si intende realizzare un laboratorio di falegnameria con i detenuti e formare gli stessi ai fini lavorativi utili in una fase post detentiva. Questa attività consentirebbe la formazione di alcuni detenuti che sarebbero poi in grado di trasferire le conoscenze acquisite ad altri detenuti rendendo stabile e continuativa l’attività della falegnameria. La realizzazione di piccoli manufatti per i bambini in visita ai padri contribuirebbe a conservare un ruolo genitoriale pur nella restrizione carceraria o purtroppo in molti casi a ricostruire un rapporto con i figli da parte di detenuti che, incapaci di ammettere la propria fragilità e di fare i conti con le proprie emozioni, nascondono la loro detenzione.