Il progetto è finalizzato a sostenere economicamente un corso di scherma olimpica (della durata iniziale di 12 mesi, programmato per un ciclo complessivo di tre anni) per atleti con difficoltà intellettive, relazionali e/o motorie.

Il progetto coinvolge i ragazzi con tre tipi di disabilità: fisica/psichica, fisica e psichica. Nel caso di ragazzi affetti da disabilità psichica, nelle relazioni della dinamica schermistica, si favorisce l’inserimento dei ragazzi portatori di handicap mentali, simil - Down o Down, in quanto l'alto valore dato dai ragazzi portatori di questa sindrome all'estetica del gesto sportivo favorisce l'acquisizione del gesto motorio e delle regole per gestirlo. Questo permette una crescita tecnica ed una relativa crescita agonistica che favorisce l'inserimento nel gruppo classe e/o gruppo atleti in un contesto di confronto relazionale. Nel caso di disabilità semplicemente “fisica”, la scherma è tra le discipline in cui è realmente possibile effettuare programmi di integrazione essendo possibile per atleti normo-dotati svolgere attività di allenamento e di competizione unitamente ad atleti aventi ridotte capacità psicomotorie. Ad esempio la possibilità di svolgere attività schermistica in carrozzina (utilizzando particolari attrezzature) consente infatti lo svolgimento di assalti di scherma tra atleti aventi entrambi le stesse “ridotte” capacità o tra atleti normodotati (seduti in carrozzina) ed i primi senza che a livello tecnico siano riscontrabili o apprezzabili particolari differenze. Per gli atleti con disabilità “fisiche”, la “scherma in carrozzina” è, soprattutto, un evento sportivo magnifico per guardare. E' caratterizzato da grande velocità, è dinamica, ricca di movimenti con la modifica rapida azione.

Per tanto il progetto finanziato ha una notevole rilevanza sociale in quanto consentirà una integrazione tra soggetti appartenenti a diverse categorie in un ambito, come quello sportivo, nel quale al contrario in altre discipline le differenze sono maggiormente avvertite e sofferte.