Il progetto intende rendere disponibile per l’utenza vicina e lontana, giovani ed adulti un centro socio-educativo polivalente centrato sulle metodologie attive, la partecipazione alle attività cooperative ed attive, la convivenza in comunità, i consumi di prodotti coltivati con metodi integrati. Il progetto prevede l’attivazione di orti didattici aperti alle scolaresche, campi scuola per giovani ed adulti, scuole estive di formazione per educatori, docenti, operatori sociali. La richiesta specifica riguarda la sola parte logistica e prevede interventi di edilizia, impiantistica, sicurezza finalizzati a rendere disponibili per l’utenza il patrimonio edilizio e terriero della fondazione.

Conclusioni

Il progetto ha raggiunto risultati pienamente soddisfacenti, in quanto è riuscito a catalizzare le energie di molti giovani operatori, di organizzazioni del privato sociale ed iniziative locali, realizzando così un potenziamento reciproco che ha consentito in poco tempo lo sviluppo di una rete di professionisti che curano l’educazione nei settori più diversi. Scopo primario del progetto è stato quello di rendere disponibile a giovani ed adulti, l’accesso ad un centro socio-educativo polivalente centrato sulle metodologie attive, la partecipazione alle attività cooperative ed ai consumi di prodotti coltivati con metodi integrati. Il progetto ha quindi previsto l’attivazione di orti didattici aperti alle scolaresche, campi scuola per giovani ed adulti, scuole estive di formazione per educatori, docenti, operatori sociali. Data la predisposizione della struttura ad un tipo di attività che prevede il contatto con animali, come ad esempio cavalli e asini, è stata avviata un attività di allevamento, grazie anche alla collaborazione con alcuni allevatori equini locali. Nel corso delle scuole estive è stata poi offerta ai partecipanti, la possibilità di fare esperienze concrete con gli animali. Sono stati realizzati due corsi estivi: il primo prevalentemente rivolto a docenti ed educatori appartenenti a “Maestri di Strada” di Napoli, Taranto, Roma; il secondo è stato frequentato da docenti ed educatori del cosentino.