L’inclusione sociale è un diritto essenziale delle persone con disabilità, ma la visione dominante prevede che abbia bisogno di essere soprattutto accudita, considerando meno la sua crescita umana, la possibilità di essere una risorsa per la comunità.

Il progetto finanziato propone un modello d’intervento innovativo rispetto alla classica terapia occupazionale, dove le persone con disabilità vengono preparate ad avere relazioni interpersonali significative e continuative, fornendo un background di competenze idoneo alle loro inclinazioni naturali. Tale modello trova piena applicazione nel laboratorio di cucina ideato da Guscio di Noce. Come sperimentato negli ultimi anni, l’attività culinaria permette più di altre il raggiungimento di alcuni obiettivi trasversali.

Il laboratorio di cucina avrà le stesse regole e caratteristiche che vigono in una cucina professionale, se non per la presenza di educatori professionisti, così da andare incontro a specifiche problematiche che potrebbero sorgere nei giovani partecipanti. Parallelamente alla formazione, che avverrà tramite tecnologia digitale ad accesso facilitato, si vuole avviare una profilazione di ambienti inclusivi (non necessariamente lavorativi)

Si prevede nel corso dell’anno di avviare un blog studiato ad hoc per persone con disabilità medio – grave, così da avvicinare più persone a questa esperienza, facendo così da cassa di risonanza all’iniziativa.