Emergenza Diga Ucraina
Dati generali progetto
Paese: Ucraina
Località: KAKHOVKA
Associazione: La Fondazione L’Albero della Vita Ets
A carico di Prosolidar: € 22.000,00
Percentuale finanziata: 100,00%
Obiettivo:
Invio di aiuti umanitari nelle zone alluvionate dalla distruzione della diga della centrale idroelettrica di KAKHOVKA nel OBLST di KHERSON
Destinatari:
Cittadini di KAKHOVKA
Descrizione progetto
Fondazione l'Albero della Vita (FADV) con la Fondazione Progetto Arca Onlus (partner di progetto) e il partner Remar Ucraina ha allestito in febbraio 2022 un campo profughi composto da 4 tensostrutture ad uso di mensa, cucina, magazzino vestiti e magazzino mezzi.
Il campo, autorizzato e sostenuto dal governo Ucraino, si trova nella centrale Piazza di Soborna di Cernivci, ed ospita una media di settecento persone al giorno.
In sette mesi di azione è stato possibile realizzare:
- 155.000 pasti caldi distribuiti presso il campo;
- 15.000 pacchi cibo distribuiti per i rifugiati che non potevano recarsi al campo (anziani/disabili/allettati);
- 4.000 persone sono state visitate e ospedalizzate, inoltre sono stati promossi, quotidianamente dal 25 febbraio 2022, attività di protezione dei minori e di prevenzione della violenza di genere.
Purtroppo un ennessima disgrazia ha colpito la popolazione, la diga di Nova Kakhovka, nella provincia ucraina di Kherson, è stata parzialmente distrutta a causa di bombardamenti feroci nell'area.
Si parla di 150.000 sfollati, di cui oltre 2000 sono attesi nella città di Cernivci. L'ultimo bollettino umanitario (OCHA giugno 2023) attesta che le forti piogge e i temporali degli ultimi giorni hanno aggravato le condizioni della popolazione residente, nelle regioni interessate dalla distruzione della diga di Kakhovka. Accesso all' acqua potabile, al cibo e ad articoli per l'igiene sono i principali bisogni delle famiglie colpite dal disastro.
Fondazione Prosolidar è subito intervenuta a favore dei cittadini in difficoltà finanziando 22.000 euro, fondamentali alla copertura dei costi di assistenza dovuti all'enorme numero di sfollati che stanno raggiungendo le zone interessate.