Nella notte tra l’8 e il 9 settembre di quest’anno, un sisma di magnitudo 6.8 ha colpito la catena dell’Atlante, principalmente la regione di Marrakech-Safi e la regione del Souss Massa, mettendo a dura prova le infrastrutture già fragili e minacciando la sicurezza delle comunità locali, soprattutto nelle zone più montuose e remote. Si tratta del più forte terremoto in Marocco nell’ultimo secolo e del più mortale dal 1960. Le zone più colpite si trovano in località rurali e isolate. Le successive scosse di assestamento registrate nei giorni immediatamente successivi, oltre a complicare ulteriormente la situazione, continuano a provocare frane bloccando le poche strade che consentono l'accesso ai "douar" (villaggi) e rendendo così più difficile i soccorsi e l’arrivo degli aiuti.

Il progetto inteviene sull'emergenza in corso fornendo assistenza e beni di prima necessità alle popolazioni colpite.

Verranno organizzate distribuzioni urgenti per garantire ai beneficiari condizioni minime per resistere al freddo dell’inverno in quota, soprattutto alle persone che sono costrette a vivere in tende ed accampamenti. La distribuzione avverrà capillarmente e sarà preceduta dalla fase di raccordo con le autorità locali con le quali è già attivo il coordinamento che consentirà di non duplicare interventi e di destinare i beni raccolti dove vi è più bisogno.

Le distribuzioni avverranno prevalentemente per circa 70 famiglie e riguarderanno:

• Tende 3X3 o 4X4;
• Vestiario pesante e coperte;
• Kit igienici contenenti materiale di pulizia e di igiene personale;
• Materiale da cucina (pentole, piatti, posate, ecc.);
• Torce e lampade solari, realizzate a beneficio delle singole famiglie, per poterle usare nelle tende durante le ore notturne.