Acquacoltura Sostenibile

Dati generali progetto

Anno: 2013
Paese: Repubblica Domenicana
Località: Municipio di El Limon
Associazione: Te.r.ra Onlus
Valore del progetto: € 121.695,00
A carico di Prosolidar: € 60.000,00
Percentuale finanziata: 49,30%


SITO WEB: http://www.terraonlus.org/progetti/progetto-acqua-sos/ 

Obiettivo

Realizzazione impianto di acquacoltura della specie ittica Tilapia

Destinatari

La comunità del Municipio di El Limon - Repubblica Dominicana

Descrizione Progetto

Realizzazione di un impianto artigianale di acquacoltura in acqua dolce della specie ittica "Oreochromis Nilaticus", conosciuta come "tilapia", con utilizzo di alimentazione vegetale ricavata da un' alga, la "lemna", disponibile sul sito d'intervento. Sarà interamente realizzato con materiali reperibili in loco e con l'ausilio di sole risorse umane locali. Lo stesso fornirà, inoltre, avannotti della specie per il ripopolamento del lago. L'impianto sarà costituito da svariate gabbie posate direttamente nelle acque prospicienti la riva del lago ad una profondità di 100 cm., su una superficie totale di 190 mq. In prossimità dell'impianto sarà predisposto un terreno di 7 ha. per la messa a dimora e la crescita controllata della "lemna". A regime l'impianto produrrà circa 7.000 kg. annui di "tilapia" pronta per il consumo ed avannotti per il ripopolamento per circa 190.000 kg. annui di "tilapia" pronta per la pesca nelle acque del lago. Il tutto insisterà su proprietà del Municipio di El Limon. La gestione dell'impianto sarà affidata a cinque famiglie che la comunità stessa sceglierà al suo interno, tra quelle maggiormente bisognose. La gestione della pesca nel lago sarà affidata alla locale associazione di pescatori. L'iniziativa contribuirà a risolvere i problemi di sussistenza della comunità derivanti dall'innalzamento, dovuto a cause naturali, del livello del lago con conseguente inondazione di terreni precedentemente adibiti a coltivazioni agricole ed allevamento.

Conclusioni

A partire dal mese di settembre 2014 sono state realizzate in una unica soluzione tutte le gabbie galleggianti necessarie per l’impianto artigianale di acquacoltura, provvedendone alla posa in acqua ed al relativo ancoraggio. Le fasi e le relative attività sono state implementate dagli stessi beneficiari con la supervisione e l'assistenza del tecnico biologo Prof. Roberto Rabiti e dell'Ing. Miguel Jiminez della Fundacion para el Desarollo Fronterizo, partner di Te.r.ra nel progetto. Le fasi di avvio dell'allevamento della tilapia, sono state portate a termine nella prima decade del mese di dicembre 2014. Riproduttori ed alevine sono stati acquistati presso la Estacion Modelo de Produccion Acuicola "EMPA", una struttura specializzata in genetica animale gestita dall'Ente Governativo IDIAF (Instituto Dominicano de Investigacion Agropucuaria y Forestal), dove è stato possibile reperire, elementi geneticamente rinforzati, vale a dire con già insito nel DNA i codici atti a sviluppare anticorpi in grado di contrastare le parassitosi del pesce più comuni; questo rafforzamento genetico permette di non utilizzare antibiotici nella fase di allevamento della tilapia, con il duplice vantaggio di contenere i costi di produzione ma soprattutto di fornire al consumatore un alimento totalmente privo di residui farmaceutici che normalmente rimangono nel pesce proveniente da allevamenti e che si trasmettono al consumatore, indipendentemente dalla modalità di cottura del prodotto. Terminata l'immissione nelle gabbie della tilapia è cominciata la fase di allevamento e di ingrasso delle alevine. Nel mese di novembre 2014 ha preso il via anche l'attività relativa ai corsi di formazione per gli addetti all'impianto, selezionati dalla comunità in numero di 19. Sotto l'aspetto strutturale il progetto può definirsi completato la lemna è in produzione, le gabbie galleggianti sono state approntate e situate in acqua, i riproduttori e le alevine sono stati disseminati, le strutture dell'impianto di acquacoltura sono state completate ed è quindi cominciata la fase vera e propria di allevamento, che si protrarrà per circa sei mesi fino al raggiungimento del prodotto di taglia commestibile e commercializzabile. Nel mese di giugno 2015 è prevista la prima raccolta di prodotto pronto per essere consumato.