Supporto medico e psicologico a rifugiati e richiedenti asilo a Roma attraverso una Clinica Mobile un Centro Psichiatrico
Dati generali progetto
Paese: Italia
Località: Roma
Associazione: UNHCR
A carico di Prosolidar: € 60.486,00
Percentuale finanziata: 22,37%
Obiettivo:
Fornire cure mediche primarie, informazioni e orientamento ai rifugiati e richiedenti asilo che vivono negli insediamenti informali a Roma tramite una clinica mobile. Inoltre, si offre assistenza medico-psicologica e psicosociale ai sopravvissuti a torture e violenze di genere presso il Centro Psychè di Roma.
Beneficiari:
Rifugiati, richiedenti asilo e migranti che vivono negli insediamenti informali a Roma.
Descrizione progetto
L'emergenza umanitaria causata dalle migrazioni forzate attraverso il Mediterraneo centrale è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Migliaia di persone continuano ad arrivare sulle coste sud-orientali della Sicilia dopo viaggi estenuanti, spesso sopravvivendo a torture e violenze indicibili. Il sovraffollamento dei centri di prima accoglienza, insieme alla mancanza di servizi specializzati adeguati, non solo determina condizioni di accoglienza gravemente carenti, ma impedisce anche un adeguato accesso alle informazioni sulle procedure di asilo e ai diritti fondamentali, tra cui il diritto alla salute. Per i rifugiati che vivono in insediamenti precari o in situazioni di senza fissa dimora, i rischi sono ancora maggiori.
Per far fronte a questa situazione, l'UNHCR, insieme ai suoi partner, intende con questo progetto:
- Fornire cure mediche primarie e informazioni/orientamento per l'accesso ai servizi sociali e sanitari ai rifugiati e richiedenti asilo che vivono negli insediamenti informali a Roma attraverso una clinica mobile, fungendo da ponte per sostenere i rinvii e l'accesso ai servizi specializzati;
- Garantire l'identificazione precoce delle persone rifugiate con problemi di salute mentale negli insediamenti informali e nei centri di accoglienza;
- Fornire assistenza medico-psicologica e psicosociale ai sopravvissuti a tortura e violenza di genere presso il Centro Psyché di Roma;
- Creare gruppi di psicoeducazione nei centri CAS e SAI; - Formare volontari, operatori sociali, operatori dei centri di accoglienza e operatori del Dipartimento di Salute Mentale;
- Realizzare attività di informazione e di advocacy.