UN ECOGRAFO PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL COVID-19
Fondazione Prosolidar, nell'insieme delle sue iniziative contro il COVID19, tra le altre ha dato un determinante contributo pari a € 30.000,00 per l'acquisto di un importante strumento all'Unità Operativa di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. L'iniziativa faceva parte di una campagna di crowdfunding promossa da Sportfund, che grazie al contributo di Prosolidar e di tanti piccoli finanziatori privati, è riuscita a raggiungere il totale complessivo per l'acquisto dell'ecografo, pari a € 34.000,00
(Testi estratti dalla relazione della Dott.ssa Livia Masi, dirigente Unità Operativa di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Foto: Paolo Righi Policlinico di Sant’Orsola)
L’IMPORTANZA DEGLI ECOGRAFI IN PRONTO SOCCORSO PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO
La disponibilità di ecografi in Pronto soccorso è fondamentale, soprattutto in questo difficile momento in cui ogni aiuto al lavoro del personale medico e paramedico, già difficile ma oggi stravolto, permette di gestire al meglio i pazienti apportando le cure più appropriate fin dall’inizio della malattia ed evitando la diffusione ulteriore del virus. In Pronto soccorso il turn over dei pazienti è elevatissimo: avere una metodica diagnostica non invasiva e priva di effetti collaterali consente di migliorare nettamente le prestazioni.
UNA DIAGNOSI PRECOCE CONTRO IL COVID-19. OGGI COME IN FUTURO
Da tempo si è affermato il concetto che l’ecografia polmonare è sicuramente più sensibile della radiografia del torace standard e raggiunge la sensibilità della tomografia computerizzata ad alta risoluzione nell’identificare varie patologie polmonari tra le quali spicca la sindrome interstiziale, che è il quadro clinico alla base della insufficienza respiratoria grave nei pazienti Covid-19 avanzati.
L’ecografia polmonare effettuata direttamente in Pronto soccorso è quindi di vitale importanza, oggi come in futuro, nella gestione dei pazienti Covid-19 poiché permette anche di individuare rapidamente i pazienti che non hanno ancora sviluppato lesioni polmonari e che possono quindi essere dimessi e gestiti al proprio domicilio.
AGIRE SUBITO, IN SICUREZZA
Con il nuovo strumento, inoltre, si potrà evitare il trasporto del paziente dal Pronto soccorso in radiologia eliminando così le problematiche connesse quali l’esposizione del personale al rischio infettivo, l’esecuzione dell’esame radiologico che sottopone il paziente a radiazioni ionizzanti, la necessità di sanificazione dei locali, il rallentamento del processo di diagnosi e cura in Pronto soccorso e l’aumento dei costi di gestione dei pazienti.