Abruzzo. Inaugurazione Pala Angeli Prosolidar
C’è ancora molto da fare a L’Aquila ma questa è una città speciale abitata da gente speciale, capace di distinguere l’illusionismo dalla realtà, gente che sa aspettare ma che non rimane a guardare. Dentro al PALA ANGELI PROSOLIDAR in un palazzetto gremito e positivo si alternano gli interventi delle autorità, delle associazioni, delle persone che hanno voluto con il loro impegno credere che fosse possibile camminare ancora tutti insieme tra le pietre e le macerie, senza farsi prendere dalla disperazione.
Dentro al PALA ANGELI PROSOLIDAR mi colpisce Roberto Nardecchia ex arbitro di basket ai massimi livelli, uomo di sport vero, uomo vero. Roberto ha lottato con le unghie e con i denti per far si che ai ragazzi venisse ridato il sorriso e la possibilità di ritrovarsi in un luogo sano e pulito, un luogo dove purtroppo alcuni di loro non potranno correre e sorridere perché strappati alla vita troppo presto proprio dal mostro. Roberto è riuscito commuovendosi e commuovendo a toccare quelle corde che forse solo chi ha sofferto nel profondo è capace di toccare. Roberto ha ricordato alle centinaia di giovani presenti all’inaugurazione che dentro al PALA ANGELI PROSOLIDAR ci sarà posto solo per l’onestà, la solidarietà, la trasparenza, il coraggio e che mai troverà posto la violenza verso chi ha un colore diverso, una religione diversa, un’idea politica diversa, un orientamento sessuale diverso.
E’ toccato anche a Prosolidar ricordare, attraverso il suo Presidente Edgardo Maria Iozia, le difficoltà superate insieme per realizzare caparbiamente quest’opera dove il cemento è cemento, il diametro dei tondini di ferro è quello che deve essere e la sabbia non viene utilizzata per “guadagnare” ancora di più. Edgardo ha chiamato al centro del parquet tutti i ragazzi e li ha invitati ad urlare il loro grido di speranza: “senza paura”. Ed è stato bello oltre che simbolico vedere bambini e ragazzi stringersi attorno a quei lavoratori del credito ed a quelle banche che grazie alla “magia” della solidarietà hanno buttato giù un altro muro: quello del qualunquismo e dei luoghi comuni che sono ben altra cosa dalla realtà quotidiana.
Un tocco particolare ed internazionale lo ha dato un campione del basket come l’americano Yelverton che ha suonato magistralmente il sax per tutti i presenti. Anche da lui, dal suo spessore umano prima che dai canestri segnati in carriera è venuto un importante messaggio per i ragazzi e per le famiglie. Yelverton ha lasciato l’America, una carriera NBA per venirsene in Italia a giocare nell’Ignis perché non condivideva l’intervento del suo Paese in Vietnam, sento di dire grazie a Yelverton per essere stato con noi e per averci insegnato semplicemente che la dignità ed i valori vengono prima di qualsiasi interesse personale e particolare.
Sono certo che il sottile ma resistentissimo filo che lega Prosolidar a Roberto, alla scuola di Mini Basket ed ai cittadini dell’Aquila non si spezzerà e continuerà a resistere, resistere, resistere! Saliamo in auto e ci allontaniamo, non senza prima avere dato un ultimo sguardo alla scritta PALA ANGELI PROSOLIDAR che risplende sotto un sole ancora generoso. Grazie a tutti i colleghi ed a tutte le Aziende che hanno permesso questo piccolo importante “miracolo”.
Joseph Fremder - Sindaco revisore della Fondazione
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