Una organizzazione di donne per le donne, il Women's affair center, realizzerà il nostro progetto in Palestina
Improvement of economic welfare of disadvantaged women in Gaza Strip". Migliorare le condizioni economiche di donne svantaggiate nella striscia di Gaza il titolo del progetto.
La situazione socio economica nella striscia di Gaza è caratterizzata dalla alta densità della popolazione e dalla sua crescita demografica, che raggiunge il 3,4%, dall'elevatissimo livello di disoccupazione, il 65%, e dalla quasi totalità della popolazione, il 90%, che vive al di sotto della soglia di povertà. I 23 giorni della offensiva contro la striscia di Gaza ha determinato il drammatico deterioramento delle condizioni di vita della popolazione civile, già in un profondo stato di privazioni in seguito al blocco per oltre 18 mesi della striscia di Gaza. In questa situazione le donne sopportano il peso della crisi ed oltre il 40% dichiara di sopravvivere grazie alla carità e all'assistenza delle organizzazioni umanitarie.
Inizia così con questa semplice e al tempo stesso drammatica esposizione il progetto del WAC, il Centro degli interessi delle donne, che si occuperà della realizzazione del nostro progetto.
Formazione per avviare o migliorare un'attività di piccolo artigianato e commercio. Una quota parte destinata al microcredito, che dovrebbe mettere in moto ulteriori risorse, per sostenere altre iniziative. Sono evidenti i molteplici valori aggiunti di questa iniziativa.
La parte più povera e debole della società palestinese, può trovare forme di autodeterminazione e di libertà economica, avviando in proprio e direttamente piccole attività commerciali. Emancipazione dal bisogno, ma anche dalle implicazioni politiche connesse al domandare ed accettare aiuti che vengono dati solo in cambio di un adesione totale ale ideologie dei gruppi dominanti. E a Gaza, ce n'è uno solo. Emancipazione nella famiglia, ove la condizione di donna in quel contesto è un fardello pesante da sopportare quotidianamente: donna e a Gaza, nella società palestinese significa essenzialmente una vita di stenti, di lutti, di mancanza di tutto. I palestinesi continuano a generare un numero di figli impressionante per ogni coppia. La bomba demografica, l'hanno chiamata. Una quantità di figli che dovrebbero, con il loro numero, contrastare Israele se non con la forza delle armi, con quella dei numeri, per rendere sempre più problematica l'occupazione che dura ormai da più di 42 anni. Una guerra infinita e le sofferenze dei palestinesi di Gaza sono state paragonate, giustamente, a quelle sofferte dal popolo ebraico durante la shoah.
Prosolidar è a favore della pace, giusta e duratura tra tutti i popoli, contro la guerra, contro le sofferenze inflitte a inermi, contro ogni forma di violenza. Da qualunque parte essa avvenga. Prosolidar è contro il terrorismo e contro l'uso indiscriminato e violento della forza militare.La nostra solidarietà si rivolge a chi soffre la miseria, la malattia endemica, la discriminazione, senza calcoli politici o amicizie o inimicizie. Ognuno di noi ha le sue proprie idee le proprie convinzioni culturali e politiche. Prosolidar rappresenta la parte migliore di tutti noi, quella che si occupa con generosità, disinteresse e slancio umanitario degli altri, del "prossimo". Non esiteremo a denunciare, secondo i nostri valori condivisi, tutto quello che non ci piace e che porta sofferenza e disperazione. Chiunque ne sia responsabile.
Gaza ha subito una violenza abnorme. E' stato punito tutto il popolo. Noi li aiutiamo a trovare, anche in questo nostro piccolo gesto, fiducia e speranza: è un diritto umano inalienabile.
Edgardo Maria Iozia
Presidente Prosolidar