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Info :: LE NOVITA'


Nuovi progetti in Eritrea, a Giampilieri e in Palestina.

Grazie ai fondi pervenuti nel corso del semestre scorso, è stato possibile avviare anche queste iniziative.
Il Comitato di Gestione, quando ha esaminato le proposte pervenute dall' Associazione Anymore di Giampilieri e Un cuore un mondo di Massa Carrara, aveva già impegnato tutti i fondi disponibili in quel momento, ma ha deciso comunque di finanziarli, aspettando la ricostituzione di disponibilità , attraverso i contributi che non sempre sono versati puntualmente...

Sono tante le organizzazioni che bussano alla nostra porta, le vorremmo aiutare tutte, ma abbiamo dovuto dire quest'anno non possiamo, speriamo il prossimo. Dispiace sempre non poter sostenere le proposte che ci vengono fatte, spesso da piccolissime associazioni che non hanno molte possibilità di trovare fondi, merce sempre più rara in un periodo di crisi.

Il 2011 sarà l'anno del volontariato, dedicato a quelle donne e a quegli uomini che dedicano molta parte del loro tempo libero, parte dei loro risparmi ad aiutare tutti quelli che possono aiutare. E il bisogno, nonostante la ricchezza del mondo e gli impegni solenni, aumenta anzichè diminuire. Lo denuncia la Fao, per quello che riguarda la sottonutrizione e la povertà assoluta, lo testimoniano le agenzie dell'Onu per i bambini come UNICEF e quella per i rifugiati come UNHCR. Ecco perchè vorremmo fare sempre qualche cosa in più! 

Il progetto in Eritrea.

Il nostro intervento consente di sostenere due missioni, la prima partirà a novembre 2010, la seconda  a maggio 2011.

Una equipe completa di cardiochirurghi, con le attrezzature e i medicinali necessari partirà alla volta di Asmara,ove tra l'altro formeranno il personale in loco. Nel progetto è prevista  anche una borsa di studio per sostenere la crescita professionale delle persone che domani dovranno gestire l'ospedale ed operare direttament ei pazianti con le ultime tecniche egli ultimi macchinari disponibili, che ovviamente saranno acquistati con i Fondi di Prosolidar.

Un progetto articolato ed integrato, che ci è piaciuto subito. Le operazioni di cardiochirurgia, l'addestramento professionale, la donazione di apparecchiature sofisticate, il sostegno a borsisti e tutto questo in uno dei Paesi più poveri della Terra.

Giampilieri

Ad un anno dalla alluvione che ha colpito così duramente le popolazioni dell'entroterra messinese, il progetto finalmente può partire. 

Il progetto “LaVitaVale” prevede la realizzazione, per il triennio 2010-2013, di un centro di
aggregazione multiculturale, per le zone colpite dall’alluvione del 1 ottobre 2009, rivolto ad
un target di bambini/ragazzi/giovani che vanno dai 5 ai 21 anni, senza dimenticare la
partecipazione degli adulti e degli anziani, che verranno coinvolti in alcune delle attività
proposte. I locali dove verrà realizzato il progetto, saranno messi a disposizione dalla chiesa
locale. Consisterà in uno spazio che potrà essere utilizzato sia per lo studio che per il gioco,
dove si favoriranno la libera espressività del singolo e del gruppo.

Palestina

I fondi di questo progetto sono stati versati direttamente dall'OIL per un programma precedente alla costituzione di Prosolidar, finanziato da alcune organizzazioni sindacali, che non è stato possibile completare (prevedeva interventi a Gaza ma la situazione politica non ha consentito di realizzare tutte le azioni previste). Le organizzazioni sindacali all'epoca sostenitrici del progetto hanno fatto confluire i fondi sui conti di Prosolidar, ovviamente con un vincolo di destinazione. Pertanto tecnicamente non è un progetto di Prosolidar, anche se Prosolidar ha deciso di assumerlo come patrocinio.

Nel corso della recente visita del Presidente di Prosolidar in Palestina si sono definiti gli assi del progetto, le modalità di esecuzione, le responsabilità amministrative. Il progetto sosterrà la formazione di giovani e donne per assumere funzioni di guida e rappresentanza all'interno del Sindacato Palestinese, con l'obiettivo di rafforzare la democrazia rappresentativa nel costituendo Stato di Palestina. Un obiettivo indispensabile per rendere stabile ogni processo di pace.Il progetto si svilupperà in due anni e interesserà circa 100 persone.