220 ragazze e ragazzi oggi frequentano i nuovi corsi
Si sono impegnati tutti a realizzare in pochissimo tempo un sogno: iniziare il nuovo anno scolastico con i corsi superiori, aperti anche agli adulti la sera.
Abbiamo seguito la costruzione delle nuove aule passo passo. E' stata una corsa contro il tempo per poter iscrivere i ragazzi ai nuovi corsi, resi possibili con il progetto finanziato da Prosolidar, che ha voluto così testimoniare concretamente la sua solidarietà al Vescovo di questa cittadina, minacciato di morte per aver denunciato la vicenda scandalosa della ragazzina di neanche 15 anni rinchiusa in una cella maschile di 30 persone, ove ha subito la peggiore delle violenze. Era venuta in città da un villaggio sperduto in Amazzonia, per poter frequentare la scuola ed imparare a leggere e a scrivere. Non c'era posto e si è trovata in un vortice di sfruttamento, droga e violenza. Una donna magistrato le ha inflitto la più terribile delle pene e monsignor Giovenale, Vescovo di Abaetuba, nel poverissimo Stato del Parà ha denunciato questa storia vergognosa. Il Presidente del Brasile, Luis Ignazio "Lula" da Silva se ne è interessato personalmente ed ha aperto una inchiesta che ha portato alla rimozione della giudice e del capo delle guardie carcerarie. Da qui le minacce di morte al Vescovo e alle assistenti sociali. Il modo migliore per riparare collettivamente a questa enorme ingiustizia era quello di offrire una opportunità a ragazze e ragazzi di affrancarsi da una vita senza prospettive, aiutandoli a studiare. Sono state oltre 2000 le domande di iscrizione per poco più di 200 posti. Altri posti saranno disponibili il prossimo anno, con i nuovi contributi di Prosolidar. Il progetto in Brasile, è il più impegnativo finanziariamente per il nostro Fondo. Abbiamo stanziato 330.000 euro in tre esercizi. Grazie all'impegno delle ditte, che lo vogliamo ricordare, hanno iniziato a lavorare gratis, prima che il nostro contributo arrivasse a coprire le spese, dei ragazzi della scuola, che hanno offerto il loro lavoro, della scuola stessa, che ha creduto fermamente nel progetto, di monsignor Flavio, motore della diocesi e primissimo tifoso della scuola.
Riportiamo alcuni passi della email che ha scritto a Prosolidar in occasione della Pasqua:
Il 16 marzo sono cominciati i corsi tecnici: 3 classi del corso tecnico di informatica e 3 classi del corso di tecnico ambientale.
I corsi si svolgono al mattino, pomeriggio e sera, con allievi in situazione scolastica ben differente.
Durante il giorno (turni diurni) sono allievi attorno ai 15-16 anni che hanno finito le medie (8ª serie in Brasile) e che adesso cominciano i 4 anni che li porteranno al titolo di tecnici, nello stesso stile che si fa in Italia.
Alla sera, invece, (dalle 19 alle 22h45) studiano due altri gruppi,
tutti maggiorenni:
In totale sono 220 allievi nei corsi tecnici.
Abbiamo dovuto fare un esame di selezione perchè gli iscritti erano oltre 2000! Se da una parte c’era il rammarico per non poter rispondere a tanti che volevano studiare, dall’altra c’era anche una certa soddisfazione perchè vuol dire che in questi 6 anni di funzionamento il Centro ha creato una fama di essere un’ottima scuola professionale.
Ed oltre ai corsi tecnici abbiamo quelli professionali, di corta durata.
Il centro professionale é un vero formicolio con corsi di vario tipo: 900 allievi al giorno, quasi 300 in ogni turno, dalle 7 del mattino alle 11 di sera: é una bellezza!
Il nostro venerdi’ santo sono i debiti e le preocupazioni con la crisi internazionale: alcune ditte che ci aiutavano per i corsi professionali “veloci” (3-4 mesi) stanno rifacendo i calcoli, mettendoci sul “chi va lá”...
E se la crisi aumenta e con essa la disoccupazione, la richiesta di qualifica professionale aumenterà, e le nostre risorse...?
Ma con Don Bosco le cose erano ancora più difficili e allora, andiamo avanti perchè la risurrezione c’è.
Sempre in gamba!
Flavio