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Progetti :: Terremoto Haiti


Il primo contributo di 30.000 euro per MSF è già arrivato a destinazione. L'appello di Prosolidar comincia a dare i suoi primi frutti.

Grazie alla grande capacità organizzativa di MSF, il nostro aiuto è stato molto utile
Medicinali, attrezzature chirurgiche, kit di pronto soccorso, anestetici, ossigeno, plasma. Questo è il primo essenziale intervento per i quali il nostro contributo ha aiutato MSF ad affrontare la immane tragedia. Iniziamo a collaborare più strettamente con MSF, pubblicando le notizie dalla prima linea che ci vengono inviate regolarmente. Tutti potranno seguire da vicino le iniziative che saranno prese di volta in volta e l'utilizzo dei Fondi.

Con più di 900 pazienti operati nelle strutture gestite da MSF e un numero crescente di pazienti con insufficienza renale in dialisi, aumenta l’esigenza di avere specialisti sul terreno anche per l’assistenza medica di lungo periodo come la fisioterapia e il sostegno psicologico. Allo stesso tempo sta aumentando la capacità di risposta chirurgica generale fornita da altre organizzazioni mediche, inclusi i militari, che stanno intensificando il loro lavoro, aumenta cosi' il numero dei ricoverati che necessitano di cure post operatorie. Per questa ragione MSF sta inviando sul terreno unità di terapia post operatoria.

Port au Prince 22 gennaio 2010 - I team di MSF a Port-au-Prince e nei suoi sobborghi sono sempre impegnati nell’assistere i numerosi feriti causati dal terremoto di nove giorni fa. In queste ore gli sforzi si stanno concentrando sulle 10 sale operatorie che MSF gestisce nella capitale. Ma ci sono nuovi bisogni che comportano nuovi sforzi come l’utilizzo di cliniche mobili per raggiungere il maggior numero di feriti. Un’altra esigenza è la fornitura di acqua e l'assistenza post operatoria per i degenti.

"Quando hai così tante persone con ferite così profonde, con fratture scomposte e complicazioni varie, è necessario operare il più velocemente possibilie", spiega Xavier Lassalle, uno degli specialisti di MSF. "Ma per provvedere alle esigenze cliniche di questi pazienti ci vorranno dei mesi, e di solito in casi come questi, molte equipe di emergenza intervenute per il sisma, resteranno solo poche settimane. Le ferite infette dovranno essere pulite e  sarà necessario lavorare sulla chirurgia ortopedica e ricostruttiva. Tutto questo comporta una fornitura di cure post-operatorie per diverse settimane".

Gli sforzi dei team di MSF sono inoltre rivolti ad assicurare spazi adeguati e sicuri per la fornitura di cure, considerando anche che lo sciame sismico non è cessato, come dimostra la scossa di assestamento di ieri. Nell’ospedale di Carrefour, che è stato un centro fondamentale per la chirurgia generale nell’isola, le equipe di MSF sono impegnate ad allestire nuovi spazi per la ricezione dei pazienti in una scuola vicina, perché l'edificio principale dell’ospedale non è del tutto sicuro. Sono state  anche montate delle tende per ospitare i pazienti nella stessa area. Nel frattempo i tecnici specializzati stanno verificando la stabilità degli edifici a Choscal e a Pacot dopo la forte scossa di ieri. L'ospedale Choscal è ancora sicuro anche se i pazienti preferiscono rimanere fuori in tenda. L'edificio di Pacot è invece a rischio di collasso, per questa ragione il team sta organizzando il trasferimento dei pazienti in un altro sito. Intanto MSF sta terminando l’allestimento dell'ospedale da campo che contiene 100 posti letto e il personale si sta preparando per il trasferimento dei pazienti e dei macchinari in questa struttura.

Per la prima volta in questa emergenza, MSF ha iniziato a utilizzare le cliniche mobili in alcune aree della città come Carrefour Feulle e Delmas, per verificare se ci siano feriti che non abbiano ricevuto alcun tipo di assistenza. Allo stesso tempo MSF sta lavorando per fornire l'acqua potabile a 7.000 terremotati. Al di fuori della città, le equipe di MSF lavorano in aree in cui l'assistenza medica è carente. Ad esempio presso Leogane MSF sta effettuando interventi chirurgici e consultazioni generali, mentre le cliniche mobili hanno individuato 20 persone che necessitano di interventi di chirurgia nelle zone di Grand Goave e di Duforf.