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Progetti :: Solidarietà Abruzzo


Il Primo progetto in Abruzzo s è realizzato: l'Unione Italiana Ciechi avrà la sua nuova sede, grazie al contributo determinante di Prosolidar

150.000 euro inviati per l'acquisto di un appartamento nuovo all'Aquila. La settimana prossima si firma il compromesso
Quando ci siamo incontrati il 6 aprile, anniversario del terremoto, Americo, il Presidente dell'UIC dell'Aquila ci aveva raccontato dei problemi che stava vivendo con le amministrazioni pubbliche per l'assegnazione di un terreno.

Il progetto originario, redatto con la collaborazione di Tdh Italia, organizzazione nostra partner ed amica in diversi progetti (Indonesia, Colombia), prevedeva una struttura in legno da costruire su un terreno messo a disposizione dalle autorità cittadine. Questo terreno appariva e scompariva in poche settimane. Assegnato e ritirato, promesso e tolto. Insomma un vero e proprio calvario per l'associazione che si occupa di ciechi ed ipovedenti e che all'Aquila, con 40 operatori assiste la popolazione affetta da questa grave menomazione. Si sono trasferiti in campagna, con un notevole disagio operativo per l'organizzazione e personale per i ciechi che devono spesso sbrigare delle pratiche amministrative presso la loro organizzazione.

Durante la riunione, testimoniata dalle foto che appaiono sul sito, Prosolidar ha proposto al Presidente dell'UIC di cercare un appartamentino in città e di acquistarlo: dopo pochi giorni è stato trovato  e con il concorso della sede nazionale il 15 giugno si firmerà il compromesso e a fine mese si potranno trasferire nella nuova palazzina!!! Siamo felici perchè abbiamo suggerito la soluzione, immediatamente accolta da Americo, siamo felici, perchè risponde alle loro esigenze, anche se un po' piccolina...., siamo felici perchè è un altro piccolo segnale che la vita piano piano riprende, che l'Aquila continuerà a vivere. Molti forse non l'hanno capito bene, ma l'Aquila è una citta che sta lottando con tutte le sue energie e la sua caparbietà per vivere, attaccata alla sua storia, ai suoi monumenti, alle sue tradizioni. Ma per vivere una città non ha bisogno solo di case, di monumenti, ma di lavoro e di servizi. Entrambi scomparsi dall'Aquila. Centinaia di esercizi commerciali inagibii, fabbriche crollate, lavoratori trasferiti con la famiglia sulla costa che hanno trovato un'altra occupazione, questa la realtà sociale e produttiva di una città che, come ci disse il 6 aprile l'allora prefetto dell'Aquila Franco Gabrielli, prossimo capo della Protezione civile, già prima del terremoto stava vivendo una crisi molto grave.

Riapre una struttura sociale al servizio della più terribile delle disabilità, degli ipovedenti e dei ciechi totali, che dipendono in tutto e per tutto dalla disponibilità degli altri. I ciechi sono talmente forti che affrontano disagi notevolissimi pur di cercare di avere una vita normale. Personalmente ne conosco molto bene uno che abita nello stesso condominio dove abito a Bruxelles. E' interprete, irlandese di origine. Viaggia in tutto il mondo da solo, con il suo bastone bianco e riesce a fare egregiamente quello che fanno tutti. Cieco dalla nascita. Lo accompagno qualche volta nel parco, il Parc Leopold, dove non si fida ad andare da solo, perchè c'è un laghetto non protetto e non vuole cascarci dentro. Mi racconta delle sue esperienze e di come riesce a cavarsela in ogni circostanza. Determinazione, coraggio e voglia di farcerla! Ho imparato moltissimo da lui e ho trovato negli amici dell'Aquila la stessa voglia, la stessa grinta....anche loro sono riusciti a trovare la soluzione. Hanno trovato sul loro cammino Tdh-Italia che ha preparato il progetto e indirizzato l'UIC verso Prosolidar ed hanno trovato i nostri colleghi dell'Aquila, che hanno sostenuto il progetto ed hanno trovato il CDG di Prosolidar che l'ha approvato! Ma per trovare bisogna mettersi in gioco e cercare....anche con un bastone bianco!

Cari colleghi, quando vedete un bastone bianco che ticchetta sul marciapiedi e potete farlo, offrite "un passaggio" con voi...il gesto vi farà sentire felici e farà sentire quella persona meno sola!!!

Amici abruzzesi lo avevamo promesso: non vi abbandoneremo....e la storia continua!!!

 

Edgardo Maria Iozia

Presidente di Prosolidar