Elettricità nelle scuole, nei presidi medici, nelle case.
Prosolidar ha risposto convinta all'appello di UNHCR, che in pochi mesi ha realizzato una buona parte del progetto. Puntuali ed efficienti, in un territorio ad alto rischio. Bravi UNHCR
L'alto Commissariato per i rifugiati ha realizzato in pochi mesi buona parte del progetto convenuto con Prosolidar. 3200 persone hanno ora energia elettrica, un sistema di raccolta di rifiuti e una rete di rifornimento idrico, in una zona sperduta, al confine tra Ecuador e Colombia.
Le condizioni di sicurezza non garantite in tutta l'area allo stesso modo, hanno consigliato di ridisegnare il progetto per poterlo realizzare in tranquillità. Tutti i pannelli previsti saranno attivi a partire dalla fine del mese di novembre, nel frattempo si sono potenziate le attrezzature per l'ospedale di Palma Real cui forniremo un impianto 24 h. Proprio in questa città è stato assassinato uno dei leader della Comunità, indispensabile per agevolare la realizzazione del progetto. In tre mesi mesi è stata completata la posa di un sistema idrico a San Lorenzo, completando l'installazione di tubature per 2.600 metri, valvole antiincendio e 100 contatori per un totale di 100 famiglie, beneficiano di questa iniziativa circa 500 persone, che sono intervenute attivamente, lavorando insieme agli esperti e ai partner di UNHCR.
Il prossimo anno partirà la seconda parte del progetto che interesserà altre 2000 persone, per un totale di circa 5300.
Grazie ad UNHCR, Prosolidar è riuscita ad arrivare bene e presto così lontano!
Edgardo Maria Iozia
Presidente di Prosolidar