Lo abbiamo incontrato per farci raccontare che succede dall’altra parte del mondo.
Dopo un primo appuntamento “saltato” a causa della nube vulcanica, che ci ha lasciato a terra...., abbiamo finalmente incontrato don Flavio, Monsignore, Vescovo di Abaetetuba. Appuntamento Sabato 14 maggio alle 7,30, metro Cipro a Roma, per proseguire alla volta di Perugia, dove è atteso per partecipare al Forum della pace.
In viaggio abbiamo fatto una lunga conversazione, che abbiamo trasformato in una intervista.
Il Vescovo salì alle cronache mondiali per aver denunciato una vicenda indegna: una ragazza di 15 anni, LRB, “gettata” in una cella con 34 uomini per 20 giorni.
Dopo la denuncia, ricevette minacce di morte e fu vittima di una rapina a mano armata:
“Al mattino presto (erano le 4) ho dovuto portare Andrea Franzini - coordinatore diocesano della Pastorale dei Minorenni - all'aeroporto. A 22 Km da Abaetetuba siamo stati intercettati da 3 uomini armati che ci hanno derubato, dopo averci portati in una strada secondaria e averci fatti sdraiare per terra. Il tutto é durato una quindicina di minuti con un fucile appoggiato sul collo.”
Qualche ora dopo: “......., verso le 11, ho ricevuto una telefonata che diceva: "Qui e' dall'agenzia funebre. Il prossimo sarai tu". Sul momento non ho saputo cosa rispondere e loro hanno subito staccato. Poco dopo ho saputo che qualche ora prima avevano sparato a una persona sospetta di partecipare di un assalto a mano armata in cui sono rimasti uccisi un poliziotto, un impiegato del distributore di benzina e un tassista. Da allora il cuore é in agitazione, mescolando ancora di pìu' insicurezza, voglia di vivere e di aiutare a vivere, voglia di lavorare ancora di piu' per i giovani e anche un pizzico di fede.”
Quando ci presentò il progetto, don Flavio scrisse:
“Mai più L.R.B.
Con un coltello i poliziotti le hanno tagliati i lunghi capelli, poi l’hanno scaraventata nella cella, come il biblico Daniele nella fossa dei leoni.
Per 20 giorni é stata violentata, torturata (le bruciavano i piedi per farla svegliare), minacciata. In seguito é stata tolta dalla cella, portata al porto dai poliziotti che le hanno chiesto di sparire in qualche barca, perchè se no sarebbero stati loro a farla sparire.
Tre giorni dopo é stata rintracciata e, finalmente, consegnata alle due catechiste che avevano seguito il caso appena ricevuta la denuncia. 
Il caso ha già fatto saltare i commissari locali di polizia, il Secretario di Sicurezza e il comandante generale della polizia dello Stato del Parà.
Ha anche messe a nudo la connivenza e la mediocrità di Giudici e Promotori: é la prima volta nella storia dello Stato del Parà che il Giudiziario e il Pubblico Ministero sono sotto investigazione. Ha anche portato le due catechiste, il coordinatore diocesano della Pastorale dei Minorenni e il Vescovo a essere minacciati di morte: “lascieremo abbassare la polvere e poi aggiusteremo i conti”.

In questa situazione mi sono ricordato della riflessione di Don Bosco dopo aver visitato le prigioni di Torino, trovandole piene di giovani: “Se qualcuno avesse avuto cura di loro, non sarebbero qui”.
Prosolidar si è preso cura di loro, dei giovani brasiliani: abbiamo finanziato il progetto per incrementare l’offerta formativa della scuola, per i laboratori, per le aule.
Ed ecco l'intervista:
Prosolidar: Caro Don Flavio, ci racconti gli sviluppi del caso LRB e in particolare quali valutazioni fa sulla attualità delle gravi minacce che le hanno fatto.
Don Flavio: " Innanzitutto la ragazza. LRB ha passato un primo periodo molto difficile. Non avevano capito che il suo problema era la droga e che aveva bisogno di disontossicarsi: E' scappata almeno due volte dal centro ove era ospitata per andare a cercare soldi e droga. Finalmente l'hanno portata in una clinica attrezzata e l'hanno aiutata ad uscire dal tunnel della droga. il Presidente Lula si è interessato direttamente del caso e ha dato disposizione di assistere in ogni modo la ragazza e la sua famiglia, portandola a Brasilia. Il padre l'ha raggiunta, ospite di un bell'albergo. Ma ha resistito lontano dal fiume solo pochi giorni. Stava tutto il giorno in albergo, aveva timore di uscire, nessuno gli rivolgeva la parola,non aveva nulla da fare, lui che era un pescatore, abituato a lavorare dall'alba al tramonto. Ora la ragazza, che ha quasi 17 anni è stata riportata nel Parà, e ai suoi genitori dato un assegno di mantenimento...che stanno sperperando! Lei sta molto meglio e sta progredendo velocemente negli studi...."
P: E i processi contro le autorità che hanno consentito quelle nefandezze?
DF " Tutti assolti!!! I tre poliziotti nel giorno del verdetto hanno scoperto un vizio di forma e il processo occorrerà rifarlo dall'inizio, la giudice, assolta in giudizio, ha subito una condanna da parte dell'organo di auto-governo della magistratura, che l'ha inviata in pensionamento anticipato, togliendola dagli organici della magistratura. I Promotori, in Italia il Pubblico Ministero sono stati scagionati dall'accusa di non aver controllato le carceri durante tutto quel periodo. Ferie, non ricordo...., anche false testimonianze da parte loro: sono riusciti a farsi scagionare: Tutto questo ha contribuito a ridurre le minacce contro le assistenti sociali e me, che siamo comunque protetti. oggi mi sento molto più sicuro, anche se non particolarmente felice dell'epilogo di questa vicenda". I rapporti con le Autorità locali e in particolare con quelle di giustizia sono ancora molto difficili........
P: Veniamo alla Scuola. A che punto sono i lavori?
DF . " Grazie agli ultimi versamenti ricevuti da Prosolidar, siamo in condizione di terminare la costruzione dei laboratori e appena arriverà l'ultimo versamento potremo finalmente prevedere l'ultima tranche di lavori: l'impresa che sta facendo i lavori sta lavorando molto bene e soprattutto è disponibile a farsi pagare quando abbiamo i fondi. Nel frattempo vanno comunque avanti. Entro l'anno saremo in condizione di completare i lavori e intitolare le aule dono di Prosolidar a Don Doveri e ai salesiani di Beirut, che hanno reso possibile questo progetto"
P: Qual'è la situazione in Brasile ora?
DF Sono stati anni molto positivi. Il Presidente Lula gode di un carisma fortissimo ed è veramente amato dal popolo. Le famiglie ricche non si possono lamentare, perchè è stato molto attento allo sviluppo economico del Paese, nello stesso tempo ha fatto delle riforme sociali ed economiche importanti, dando un impulso ai piccoli contadini. Lula non si può ricandidare e fra poco ci saranno le elezioni presidenziali, ma nessuno dei candidati gode del prestigio e dell'appoggio che ha oggi il Presidente. Continuano poi ad esserci molti problemi con i grandi fazenderos che stanno falsificando i documenti catastali con il "grillage".
P: Che cos'è il grillage?
DF "Un sistema per invecchiare i documenti artigianalmente. Si scrivono con la calligrafia e il linguaggio di un tempo. Ci sono dei notai bravissimi. Poi i documenti si chiudono in un cassetto con dei grilli: ogni tanto si rimpiazzano quelli morti con nuovi: i grilli sporcano la carta con le loro deiezioni, dopo averla rosicchiata. La carta ingiallisce, si consuma e sembra autentica, come quelle del 1600. Con il documento si va da un giudice compiacente e si ordina al contadino di sgombrare da una terra che appartiene alla sua famiglia da generazioni. Quelli che resistono ad oltranza vengono fatti sparire. Il Vescovo di Xingu ha la scorta perchè ha denunciato che con questo sistema per far fronte a tutte le proprietà reclamate con il grillage, ci vorrebbero 4 Stati del Parà!!"
P: I Fazenderos sono così potenti ancora?
DF: In Amazzonia sono stati denunciati anche diversi casi di schiavitù. Il Parà ha un territorio di 1.250.000 kmq, 3 volte l'Italia e ha 7,1 milioni di abitanti. Come dimostra il caso LRB c'è molta corruzione,molta povertà e il denaro ha una forza dirompente... Erwin Krautler, vescovo di Xingu, nello stato del Parà, che da qualche tempo gira sotto scorta dopo essere stato più volte minacciato di morte per la sua opposizione alla diga e alla centrale idroelettrica di Belo Monte, a causa della quale - ha spiegato il presule - sarà deviato il corso del fiume Xingu togliendo, come dice Krautler: "la principale fonte di sopravvivenza a migliaia degli indios.L'anno scorso il presidente Lula mi assicurò che il progetto sarebbe andato avanti solo con dei vantaggi a tutti gli interessati. Anzi il presidente ammise che il Brasile è già in debito con gli indios. Ora, avallando la costruzione della diga sta decidendo il destino di migliaia di persone. E con Brasilia non c'è più dialogo. Non solo. Per il progetto verranno allagati 500 chilometri quadrati di terra, "tra cui un terzo della vicina città di Altamira", ha aggiunto Krautler, precisando che "trentamila autoctoni saranno estromessi dalla loro terra". Un altro problema, infine, accompagnerà la costruzione della diga: l'arrivo di centinaia di operai impegnati nei lunghi lavori previsti. Un flusso di persone a cui Altamira non è preparata.
"Per arricchire un gruppo di grandi imprenditori, soprattutto produttori di minerali, ci sarà il caos sociale e la distruzione ambientale. E il problema dell'Amazzonia è un problema del mondo intero".
P: Una Chiesa "militante" accanto ai contadini, agli indios, contro gli interessi fortissimi dei fazenderos e delle grandi famiglie industriali?
DF: Cerchiamo di fare il nostro dovere. Da Salesiano sono impegnato con i giovani, per cercare di dare loro un futuro. La scuola, la formazione professionale, la consapevolezza da dare loro per lo sviluppo sostenibile, per difendere il patrimonio immenso dell'Amazzonia, la sua funzione di barometro naturale del pianeta, la ricchezza della sua bio-diversità. I corsi di tecnico ambientale serviranno proprio a questo: preparare dei bravi tecnici ad affrontare il futuro. La nostra scuola poi è rigorosamente pubblica. Gli insegnanti sono statali, noi manteniamo la direzione e l'orientamento pedagogico. Gli allievi pagano una retta simbolica di due euro al mese, per farli sentire responsabilizzati verso le loro famiglie. Abbiamo un dialogo costante con il Governo e abbiamo alcuni "sogni" nel cassetto: abbiamo già una disponibilità dell'Autorità scolastica.
P: I sogni si possono realizzare....
DF Nel 2012 la nostra diocesi compirà 50 anni. Il suo Giubileo.E' giovane, come la sua popolazione. Mi piacerebbe poter realizzare qualche progetto sulla pastorale per i minori, fondando un club per i diritti dei bambini. Il sogno più grande: una Università ad Abaetetuba, ma anche asili e scuole elementari. Il nostro Centro Professionale ha bisogno di una biblioteca e di attrezzature e campi per attività sportive: insomma un intervento a 360°. Un centro di recupero per drogati, in particolare un centro femminile -molte ragazze hanno anche dei figli- completerebbe il nostro sogno.
Vogliamo concludere l'intervista con una bella frase stampata sul pass d'ingresso al Forum della Pace :
" NON BASTA PARLARE DI PACE, BISOGNA CREDERCI, NON BASTA CREDERCI,UNO CI DEVE LAVORARE"
Monsignor Flavio Giovenale, Vescovo e Salesiano ci crede e ci lavora...sul serio!
Noi siamo onorati di poter collaborare con persone così, che si mettono continuamente in gioco, che rischiano in prima persona. Siano onorati di averlo incontrato e di poter sostenere le sue iniziative, i suoi "sogni". Lo immaginiamo al volante della sua Uno "rossa", l'auto del Vescovo, percorrere le strade accidentate della sua Diocesi per diffondere con l'esempio, con le azioni, la Parola evangelica. Una catechesi povera di mezzi, ma ricchissima di amore per gli ultimi, i più poveri del Brasile.
Caro Don Flavio, Prosolidar ti è vicina e continuerà ad esserlo! Grazie!
EDGARDO MARIA IOZIA
Presidente PROSOLIDAR